Inaugurazione
venerdì 8 marzo h 21.00
Va L’arte è viva e vitale!
Nella mia attuale ricerca, delicati processi chimici, come vere alchimie, trasmutano la pittura in legno, trasformando materiali tradizionalmente pittorici in evocativi «tagli» di tronchi, elaborate cortecce ed elementi naturali che rimandano all’ istinto primordiale di ricongiungimento alla natura, tipico di un uomo ormai così «urbanizzato» da aver dimenticato il valore stesso del suo legame con «Madre Terra».
La natura è la nostra unica possibilità di salvezza e nella natura vi è la bellezza dell’imperfezione e della casualità, essa muta se stessa in una continua danza che vive nelle opere che si trasformano lentamente sotto gli occhi dell’osservatore in una ritmo vitale che coinvolge l’opera stessa, in cui delicati processi pittorici e chimici divengono essi stessi opera pittorica. Il processo di cambiamento innescato in ogni singola opera non è controllabile ed è unico, esattamente come unico e irripetibile è
ogni elemento naturale che ci circonda.
Il legno è la mia ispirazione, materiale caldo e affascinante, mai uguale a sé stesso, in eterno cambiamento, si muove si espande e contrae, reagisce e ci riporta al vero contatto con la nostra «Madre Terra», il legno nella sua forma più naturale, cortecce e tagli, evocativi delle lacerazioni cui siamo sottoposti, cui sottoponiamo continuamente la nostra vera “casa”.
Da qui, dal desiderio di sensibilizzare l’osservatore nel non smettere mai di meravigliarsi nasce il viaggio verso nuovi mondi fantastici e invisibili nella serie “Invisible land”, dove pittura e fotografia si fondono accompagnando chi guarda alla scoperta di paesaggi misteriosi, forse reali forse immaginari, che ancora una volta ci ricordano quanto sia importante il legame con le nostre origini, e ci fanno soffermare sul nostro bisogno di tornare in contatto con quella natura che ormai non ascoltiamo più.
Silvia Greco
Sono nata a Empoli, dove vivo e lavoro tutt’ora.
Ho compiuto studi artistici, prima il Liceo e poi l’Accademia delle Belle Arti a Firenze presso la scuola di pittura del prof. Caldini, allievo del maestro Ottone Rosai.
Dopo aver abbandonato per alcuni anni la pittura ho ripreso il mio percorso lasciando la mia ricerca accademica e figurativa verso un più stimolante astrattismo, nel tentativo di dare vita alle emozioni più intense.
Le esperienze lavorative mi hanno indotta ad una riflessione estetica confluita in una ricerca volta a sviluppare un concetto di spazialità sconfinata, in un linguaggio espressivo che privilegia la sintesi degli opposti. Ed è così che materiali preziosi come l’oro, l’argento, il rame diventano tracce di luce che travolgono la materia e lacerano il colore creando armonie inattese, opposte alla opacità dell’acrilico e alla brillantezza accecante dello smalto.
Il metallo e i pigmenti debitamente miscelati reagiscono chimicamente diventando parte integrante di un processo pittorico in cui la materia, carica di vita propria, reagisce e si trasforma rendendo l’opera viva e pulsante. In questo incessante e infinito ritmo, come in una danza di geometrie frattali, la ricerca si arricchisce di microscopici paesaggi immaginari che si svelano all’occhio di un osservatore
attento…ed è così che piccoli particolari pittorici rivelano l’esistenza di mondi paralleli che narrano l’incessante ricerca di una natura sempre più intima…
Nel 2018 nell’ottica di poter realizzare un centro nevralgico e vitale di arte contemporanea ho ideato e realizzato a Montelupo Fiorentino, nel cuore della Toscana Facto, il primo art coworking diffuso in Toscana, che mette insieme artisti, curatori, enti e professionisti per creare un organismo vitale di rete collaborativa nel mondo dell’arte.
La mostra è visitabile dal lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 e nelle sere di spettacolo.